Nella valle del fiume Ulúa, in Honduras, sono venute alla luce le tracce del primo villaggio (risalente a circa 4000 anni fa) in cui il cacao svolgeva un ruolo di primo piano: sono state infatti ritrovate le prime tazze usate per la preparazione e il consumo di Xocoatl, precursore del nostro cioccolato.
Antichissime leggende Tolteche narrano che Quetzalcoatl, mitica divinita’, avesse ricevuto il cacao in dono dagli dei superiori e che il suo compito consistesse nel portarlo agli umani dal paradiso dell’Eden insegnando loro a coltivarlo e consumarlo in vari modi.
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Quando il cioccolato raggiunse il continente europeo, fu considerato inizialmente una medicina, poiche’ gia’ gli Aztechi lo impiegavano per rafforzare le difese del corpo e come stimolante delle funzioni digestive.
Ad oggi, recenti ricerche confermano il valore terapeutico del cioccolato puro. Infatti, se consumato nella forma povera in zuccheri (almeno 80% di cacao) in quantita’ moderate giornaliere puo’ svolgere un ruolo preventivo nei confronti delle malattie cardiovascolari, delle patologie cerebrali in genere, svolge un effetto benefico sul tono dell’umore e stimola una buona proliferazione della flora intestinale, il cosiddetto “microbioma”, che trasforma il cioccolato in polifenoli e flavonoidi antiossidanti benefici per il nostro organismo in generale. Recenti studi avvalorano inoltre l’ipotesi che i componenti del cioccolato contribuiscano ad aumentare le difese della pelle nei confronti delle radiazioni UV.

Se amate il cioccolato amaro potete quindi consumarne una o due porzioni al giorno (15-20 grammi circa) come vero e proprio integratore alimentare!

A cura di Dott.sa Elisabetta Soro
Dirigente medico presso Azienda Ospedaliera città della salute, Torino

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