“Ci sono tanti morti”. Lo ha detto all’agenzia di stampa Ansa Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da mercoledì sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l’Hotel Rigopiano di Farindola in provincia di Pescara. La prima vittima è un uomo estratto dalle macerie e dalla neve. I soccorritori proseguono a scavare “ma – raccontano – è difficilissimo”.

 

 

 

Intanto gli uomini del Soccorso alpino della guardia di finanza hanno messo in salvo due persone che si trovavano nell’hotel travolto da una slavina provocata dalle scosse di terremoto. I due superstiti sono Giampiero Parete e Fabio Salzetta.

Una delle due persone tratte in salvo all’hotel Rigopiano è in stato di ipotermia. Le sue condizioni sono definite serie, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita. L’uomo è stato prelevato con l’elicottero della Capitaneria di Porto, a bordo del quale c’era un infermiere del 118 di Pescara. È stato trasportato all’aeroporto d’Abruzzo, per il successivo trasferimento nell’ospedale del capoluogo adriatico.

Sulla situazione il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco ha scritto su Facebook: “Sono in salvo due persone, le stesse che avevano mandato il messaggio di aiuto. Ci sono parecchi feriti, ma non si sa ancora quanti sono ancora dispersi o addirittura morti. Certo che la struttura è stata presa in pieno dalla slavina, tanto che si è spostata di dieci metri”.

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