L’Agencia Tributaria vuole dare un taglio all’economia sommersa, occupandosi in particolare dei numerosi affitti turistici che vengono annunciati su internet. L’operazione, come informa Leggo Tenerife, parte dal Sud delle Canarie per arrivare in breve tempo alle altre isole dell’arcipelago. La direzione del fisco isolano, infatti, intensificherà con i suoi ispettori i controlli di presenza in quelle abitazioni che vengono offerte da privati attraverso i noti siti Airbnb, Idealista o Trip Advisor e che non vengono poi dichiarate. Questa misura è uno dei punti più importanti del “Plan de Control Tributario y Aduanero” programmato per quest’anno dall’Agenzia Tributaria, che si occuperà anche di quelle imprese turistiche non troppo rispettose dei loro obblighi fiscali.

Un’altra delle priorità del fisco spagnolo sarà mettere in luce il cosiddetto “software a doppio uso”, utilizzato da sempre più ditte per nascondere le vendite e manipolare la contabilità, per poter poi così falsare le dichiarazioni dei redditi. Saranno quindi aumentati i controlli fisici presso le aziende e verranno organizzati programmi coordinati in tutta la Spagna.

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L’affitto turistico su internet, il famoso o famigerato alquiler vacacional di cui tanto si discute alle Canarie, è in una fase di crescita esplosiva, e sono sempre più le persone che affittano le loro abitazioni o anche semplici camere in questo modo.

La stessa Airbnb, leader di mercato, ha dichiarato che soltanto durante il Mobile World Congress (dal 2 al 5 marzo 2016) ha gestito a Barcellona ben 18.000 alloggiamenti, il triplo rispetto a solo un paio d’anni fa.

L’Agencia Tributaria si trova decisamente in difficoltà a gestire un simile mercato, e stima che solo un quarto di questi affitti turistici sarebbe dichiarato.

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