Questo pomeriggio, a partire dalle 19:00, Teatro Victor Fernández Gopar “El Salinero” ospita il “6° Festival di Danza, Suolo e Aria”, con la rappresentazione di 3 pezzi diversi.
Cora Panizza, “Ojos para no ver”
Creazione e interprete: Cora Panizza
Musica: S.t.a.y & Coward – Hans Zimmer
Durata: 12 minuti
“Ojos para no ver” è un pezzo ispirato al discorso politico come strumento di persuasione e di trasmissione di messaggi ideologici. Essa mira a riflettere sulle basi su cui si fonda la discriminazione in generale, e in particolare nei confronti degli animali.
Attraverso la parola e il movimento, questo pezzo cerca di esporre il conflitto che di solito accade quando ci accorgiamo di un pensiero, un’idea o un comportamento esterno che contraddice le nostre credenze più radicate.
AYYA, “UNNO”
Creazione e interpreti: Aythami Suárez e Yaret Marrero
Durata: 12 minuti
Questo pezzo solleva la riflessione e la comprensione dell’unità formata da due individui, individui che formano un primo senso di unità: ‘quella di ciascuno degli esseri’. L’unità propria dell’essere è quella di ciò che hanno in comune tutti gli esseri: ‘quello che sono tutti’. In seguito, l’unità dell’essere aumenta con i possibili raggruppamenti formati tra più individui.
Reinier Alfonso, “Y después”
Creazione: Reinier Alfonso y Siscu Ruz
Interprete: Reinier Alfonso
Durata: 18 minuti
Una conversazione davanti allo specchio della morte, senza parole, dall’anima abitata e consapevole di una fine imminente, perché quando la morte arriva siamo solo quello che siamo sempre stati: un corpo di carne, ossa, ossigeno e movimento.
Ispirata all’opera Le intermittenze della morte di José Saramago, è la ricerca di una morte sconosciuta ma inevitabile, è il tempo senza vita e anche la morte con il tempo. È la riflessione della vita, di quello che ci hanno detto che era vivere, è la bilancia che pesa i minuti e i secondi, è l’incontro con un essere lontano, di cui nessuno parla.
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