È stato inaugurato giovedì 10 febbraio, nella Casa della Cultura “Agustín De la Hoz”, la mostra del fotografo canario, Arturo Rodríguez, genericamente chiamata “Playas vacías, carteras vacías”. Il progetto è stato finanziato dalla National Geographic Society COVID-19 Emergency Fund for Journalists e si concentra sull’impatto della pandemia del coronavirus sul settore primario delle Canarie. L’esposizione è una riflessione sulle conseguenze economiche provocate dal Covid-19 in diversi luoghi e settori delle Canarie, attraverso una proposta dell’autore che presenta al settore primario e terziario attraverso fotografie, “dove possiamo vedere che gli alberghi e la ristorazione hanno subito la parte peggiore. Inoltre, nel 2020, l’agricoltura, l’allevamento e la pesca hanno sofferto a causa dell’interruzione del trasporto di merci tra le isole e il continente o a causa del confinamento stesso“, ha spiegato Arturo Rodríguez. Secondo lo stesso autore, si tratta di “un invito alla riflessione sul modello economico delle Canarie basato esclusivamente sul turismo“. Arturo Rodríguez ha spiegato che “il COVID-19, durante questi ultimi due anni, ha dimostrato che non possiamo continuare a scommettere tutto per il turismo“, anche se si affretta a chiarire che questo progetto fotografico, “non cerca di demonizzare il turismo, né di dire “no” al turismo, tutt’altro, che ci ha portato molti benefici in tutti questi anni e che spero continuerà a portare in futuro perché significherà ricchezza e perché manterremo i nostri standard di qualità e il nostro paesaggio“. Tuttavia, la proposta prevede che “dobbiamo iniziare a pensare molto oltre, a diversificare la nostra economia e a puntare su altri modelli di business che non dipendano tanto dal fatto che qualcuno a Londra o a Berlino decida di venire a trovarci o meno“.

Entrata libera

Testo: Living Lanzarote

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here