Forse tra qualche mese verrà ricordato come il giorno in cui è cambiata la storia del Movimento 5 Stelle. Tutto merito della chat interna ai pentastellati e a Massimo Bugani, fedelissimo di Grillo e soprattutto di Casaleggio. L’ex candidato sindaco di Bologna, nome storico del grillismo emiliano, l’ha buttata lì durante una discussione con i colleghi: “Al Senato con la legge attuale si può lavorare sul programma e vedere a quel punto chi ci sta. Altre forze potrebbero darci un appoggio esterno”. Il riferimento è alla Lega Nord e a Forza Italia, che in alcuni Comuni hanno votato insieme ai 5 Stelle. “Si possono fare tante cose buone anche con altre forze politiche”, spiega ancora Bugani.

Momento storico, si diceva, perché per la prima volta qualcuno di peso all’interno del M5S accenna alla possibilità di intese, se non di alleanze. Per ora la proposta è sul tavolo, non raccolta da nessuno. Ma la situazione è calda: “C’è uno spiraglio per un governo del M5S, andiamo avanti compatti”, è la linea chiarita da Beppe Grillo ai suoi. Si dovrà prima lavorare all’Italicum e alla nuova legge elettorale per il Senato e può essere utile sbollire i rapporti. Una cosa, però, è certa: nessun patto con il Pd, con o senza Renzi.

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