Alberto Dandolo per Dagospia

LAPO ELKANN

E per fortuna che c’abbiamo Lapo che ci da’ sempre grandi soddisfazioni! L’ultima surreale, e a tratti grottesca, grana dell’impenitente nipote dell’ Avvocato sta monopolizzando le prime pagine dei mejo giornaloni del globo, eccitando penne, tastiere e fervide fantasie.

 In fondo, soffermarsi o sparare a zero sulle debolezze di un ragazzo ricchissimo (e non per meriti), brillante e paraculo corrisponde anche ad una provinciale, quanto umana, pratica di auto assoluzione dai propri peccati. L’esaltazione delle cazzate di Lapo restituisce ai suoi detrattori e ai loro buchi neri un po’ di luce!

LAPO ELKANN

Detto ciò, la storiellina che state leggendo e ascoltando in queste ore non corrisponde alla realtà nuda e cruda dei fatti. Dagospia è infatti in grado di raccontarvi come sono andate davvero le cose.

Lapo è partito per New York davvero per lavoro. E non aveva intenzione di far festa, o per lo meno non a questi livelli… Lo dimostra il fatto che avesse deciso di non farsi seguire , come di prassi, dalle sue 2 guardie del corpo. Due omaccioni assunti dallo stesso Lapo che si alternano giorno e notte al suo fianco.

Sono proprio loro che hanno in custodia le 5 carte di credito rigorosamente black di proprietà del rampollo. Lapo è partito volontariamente con pochi contanti depositati su una prepagata made in USA. Un modo forse per difendersi da se stesso e dalle potenziali tentazioni. Peraltro possiamo affermare con ragionevole certezza che negli ultimi mesi Lapo stesse a debita distanza dalle notti brave. Pare stesse seguendo col supporto di autorevoli professionisti un percorso riabilitativo faticoso e impervio, non è chiaro con quali risultati.

 

Ma a Nuova York a una cert’ora qualcosa è andato storto. Cena con gli amici a Downtown, qualche bottiglia di champagne in più, forse un po’ d’erba buona di Brooklyn e la testa si è abbandonata agli antichi vizi del basso ventre. Ha ceduto, come capita a molti di noi, alle proprie debolezze.

 E le buone intenzioni se ne sono andate a quel paese in un attimo, si sono dissolte con la stessa velocità con cui si dissolve l’MDMA in un buon gin tonic! E quindi si è messo a smanettare su un paio di siti di escort trans e ha individuato in una 29 enne superdotata sulla Ventottesima strada lo strumento del suo piacere. Ma Lapo quando ha raggiunto la sua “regina del vizio” pare che avesse in tasca a stento i soldi per pagarsi il taxi.

 

Poi 48 ore di sollazzi animati, sembra, anche da altre ambigue e trasgressive figure della notte. Ma con la luce del giorno è arrivato il conto da saldare. Perché, si sa, i piaceri non ti fanno sconti. E l’ideona di chiamare a casa simulando, forse, una specie di sequestro. Ma i suoi stessi affetti, consapevoli della balla, lo hanno fregato. Forse per punirlo, o forse per salvarlo da se stesso. Ma questa è un’altra storia…

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