Elezioni in Usa, la cronaca degli scrutini: con il 59% dei voti scrutinati in Ohio, Donald Trump è avanti di oltre 10 punti. Lo riporta la Cnn, secondo cui Trump conduce con il 53% mentre Hillary Clinton è ferma al 42,7%. Il Tycoon, secondo i dati ancora provvisori riportati dalla Cnn, è avanti su Hillary Clinton anche in Florida e Virginia.

Intanto Hillary Clinton vince in Connecticut e New MexicoDonald Trump si è aggiudicato il Texas con il suo bottino di 38 grandi elettori. Tycoon vittorioso anche in Kansas (6 grandi elettori), Nebraska (5), North Dakota (3), Wyoming (3), Louisiana (8) e South Dakota (3).

Nello stato di New York, in cui sono in palio 29 grandi elettori, Hillary Clinton ha un enorme vantaggio con il 78,1% delle preferenze contro il 19,2% di Donald Trump.

NYT, Trump ha 58% possibilità vittoria – Per il New York Times Donald Trump ha ora il 58% di possibilità di diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti. Il quotidiano fino a poco fa dava un enorme margine di vantaggio a Hillary Clinton, fino al 90% nelle scorse settimane.

IL PUNTO ALLE 3:00 – Nel Sunshine State, che vale un pacchetto di 29 grandi elettori sui 270 necessari alla vittoria, con l’85% dei voti scrutinati Donald Trump e Hillary Clinton sono esattamente alla pari, con il 48,5% dei voti. Trump si è aggiudicato fin qui 10 Stati, tutti già dati al candidato repubblicano dai sondaggi.

Clinton ha vinto in 8 Stati, ma restano da scrutinare ancora molti degli Stati tradizionalmente democratici. In particolare, il tycoon ha conquistato finora 82 grandi elettori dei seguenti Stati:Kentucky (8), Indiana (11), West Virginia (5), South Carolina (9), Oklahoma (7), Tennessee (11), Mississippi (6), Missouri (10), Alabama (9), Arkansas (6).

A Clinton vanno al momento un totale di 68 grandi elettori: Vermont (3), Delaware (3), Illinois (20), Maryland (10), Rhode Island (4), Washington Dc (3), Massachusetts (11), New Jersey (14). Nell’auditorium del Javits Center di Manhattan, procede a ritmo sempre più spedito l’arrivo dei sostenitori di Hillary Clinton. In attesa dei risultati i sostenitori scandiscono slogan di incoraggiamento come ‘I believe she will win’ (credo che lei vincerà) mentre sul megaschermo che sovrasta il palco da cui parlerà la candidata è stato trasmesso un video che ripercorre le tappe della sua vita. “Trump, Trump”, “Usa, Usa”: si comincia invece a sentire nella grande sala ricevimenti dell’Hilton Midtown hotel, dove è stato allestito un palco con decine di bandiere americane, come piace al candidato repubblicano nelle occasioni solenni.

Le urla di approvazione arrivano in contemporanea con le notizie delle vittorie del candidato repubblicano: le ultime hanno accompagnato il successo in Missouri, Alabama e Arkansas. Nell’Election Day si vota anche per il rinnovo dell’intera Camera dei Rappresentanti del Congresso che resta in mano repubblicana. Secondo le proiezioni della Nbc e della Abc, infatti, i repubblicani avrebbero conquistato 235 seggi contro i 230 dei democratici. Ma la vera battaglia è per il Senato: si rinnova un terzo dei seggi e i democratici sperano di ribaltare la maggioranza conquistata dai repubblicani nelle ultime elezioni di midterm nel 2014.

“Ci serve un miracolo per vincere”, ha affermato un consigliere di alto livello di Trump citato dalla Cnn. E a quanto afferma una delle sue assistenti, Omarosa Manigault, il candidato repubblicano ha già preparato due discorsi, uno per l’eventuale vittoria, un altro di accettazione della sconfitta. In particolare, finora, il tycoon si è aggiudicato gli Stati del Kentucky (8 grandi elettori) che i sondaggi davano saldamente in mano ai repubblicani, e l’Indiana (11), il West Virginia (5), il South Carolina (9), tendenzialmente repubblicani.

 

 

 

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