Un duello serratissimo, un testa a testa brutale e zeppo di colpi di scena. Il punto è che, ora, Donald Trump vede la Casa Bianca: secondo il New York Times, alle 3.45 ora italiana della notte, “ha il 59% di possibilità di conquistare la presidenza”. Tutto merito di Florida e Ohio, due Swing State dove si è imposto con due clamorose rimonte: in entrambi la repubblicana era data in vantaggio, salvo doversi piegare a The Donald, che dopo la conquista del Texas sale a 128 grandi elettori (270 la quota necessaria per la vittoria). Trump, inoltre, è in vantaggio anche negli altri stati-chiave: in primis la Virginia, dove è in netto vantaggio.

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Gli Stati a Trump – I primi dati della nottata sono arrivati da Stati in cui il grande favorito era Donald Trump, ed è stata confermata la vittoria del repubblicano. A Trump vanno Indiana e Kentucky con un ampio vantaggio, rispettivamente con 11 e 8 grandi elettori.  A The Donald anche West Virginia, VirginiaGeorgia e Tennessee. Poi si è imposto anche in Oklahoma e Mississippi. Quindi al repubblicano anche Alabama, South Carolina, Alabama, Arkansas, Nebraska, Kansas, Wyoming, North Dakota, South Dakota, Louisiana.

Gli stati alla Clinton – Hillary, per ora, si prende il Vermont e i suoi tre grandi elettori: tutto come previsto, lo Stato era andato ai democratici anche nelle precedenti elezioni. Alla democratica anche la Virginia (13 grandi elettori). Inoltre, alla Clinton vanno Illinois, New Jersey, Massachussets, Maryland, Rhode Island, Delaware (in tutti questi Stati la vittoria di Hillary era ampiamente pronosticata). Dunque anche lo stato di New YorkConnecticut, Illinois e Michigan.

 

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