Una nuova mappatura del territorio nazionale per avere sotto controllo i punti più a rischio terrorismo. E’ di pochi giorni fa la diffusione di una riservatissima circolare con la quale si chiede alle autorità locali di fornire quante più informazioni possibili sui centri d’interesse delle loro Regioni, quali città e luoghi di culto, ma anche cinema, teatri, festival musicali, piazze. Tutti censiti per permettere alla questura romana, diretta da Nicolò d’Angelo, di avere planimetrie, mappe e piantine di edifici e strade, in modo da poter rapidamente individuare vie di fuga e per poter coordinare in modo più efficace gli eventuali interventi delle forze dell’ordine. La circolare chiede inoltre che vengano indicati, vicino a questi punti a rischio, i luoghi dove si possano facilmente posizionare i mezzi di soccorso o dove possano atterrare elicotteri.

“L’attacco, difatti non viene più sempre portato agli obiettivi istituzionali di Governo, o contro coloro che rappresentano lo Stato” si legge nella circolare “ma viene diretto verso quei luoghi che, per varie ragioni, aggregano persone. Questi sono divenuti obiettivi primari in quanto strutturalmente più vulnerabili, anche in considerazione del fatto che l’aggressione può essere proficuamente portata, senza l’utilizzo di particolari mezzi d’offesa a garantire un grande risalto mediatico”. Risalto mediatico che negli ultimi giorni ha contribuito a creare il diffuso senso di allarmismo che le autorità stanno cercando di contenere. Come riporta Il Messaggero, il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette ha spiegato che “Dobbiamo stare in allerta per prevenire ogni possibile attentato, ma non possiamo ritenerci al riparo al cento per cento. Per far fronte alla minaccia terroristica, si sta lavorando sia sul piano informativo che su quello preventivo, ed è in costante aggiornamento il dispositivo che riguarda il possibile intervento delle forze speciali”.

 


Imam di Londra- -Non stupitevi se anche in… por bigcocomero

 

 

Recentemente è anche trapelata una triste classifica delle regioni più a rischio attentato: al primo posto la Lombardia, seguita da Lazio ed Emilia Romagna. E a Roma, da sempre considerata una delle città-obiettivo dell’Isis, sono state fatte nei giorni scorsi diverse esercitazioni d’intervento delle forze speciali alla stazione Termini, simulando una trattativa coi terroristi e una liberazione di ostaggi

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