Famiglie intere distrutte, e tanti bambini falciati mentre cercavano disperatamente di fuggire. Lo spettacolo che si presentava a chi passava subito dopo l’attentato del camion sul lungomare di Nizza è senza precedenti in Francia: ovunque corpi di persone a terra nel sangue e corpi di bambini.

Un inviato dell’Ansa ha descritto così le immagini di un centro deserto: la Promenade des Anglais è “sterilizzata da un cordone di poliziotti in tenuta da combattimento e transenne che impedisce a chiunque, ad eccezione dei mezzi di soccorso, di superare l’hotel Meridien, l’epicentro della folle corsa del camion. Strade solitamente pulite a specchio, specie in questa stagione, nelle quali stanotte restano decine e decine di scarpe, ciabatte e borse di quanti sono fuggiti in preda al panico. Un tappeto di vetri e oggetti frantumati. Giovani terrorizzati, stretti l’uno all’altro vagano spaesati e la polizia sta cercando di raggrupparli in alcuni angoli di sicurezza e rimandarli a casa con i taxi che stanno offrendo il loro aiuto. Due ragazze davanti a me che si erano perse nella calca e temevano l’una per la sorte dell’altra urlano abbracciate in preda al pianto. Molte persone sotto choc chiedono assistenza. Le persone che vivono nella zona interdetta per poter rientrare a casa vengono perquisite dai poliziotti, mentre gli elicotteri sorvolano la zona a bassa quota”.

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