Ha perso con le parole, ha vinto in pista. Rossi trionfa nel plumbeo GP di Catalogna, con una gara di straordinaria interpretazione. Nell’atmosfera lugubre per la morte di Salom al venerdì, resa poi stucchevole dalle polemiche scatenate dalla successiva modifica al tracciato imposta per ragioni di sicurezza nella zona fatale al 24 enne maiorchino, Valentino riesce a trovare la quadratura del cerchio, la gestione delle gomme, e imporre la sua superiorità. Gara magistrale. Conquistata davanti a Marquez e Pedrosa con una prestazione da protagonista assoluto e un duello finale vinto contro Marc con la cattiveria e la grinta dei giorni migliori nel duello ravvicinato. Scambio di complimenti fra i due a fine gara, con una sentita stratta di mano: un bell’assist ai valori dello sport che in questo week end a tratti sono apparsi in secondo piano
IANNONE DA CENSURA — Protagonista negativo è, ancora una volta Andrea Iannone, che, ancora una volta, fa strike con gli avversari. Il malcapitato di turno, stavolta è pesante: l'(ex) leader del mondiale, Jorge Lorenzo, centrato in pieno alla staccata della curva numero 10, in una lotta per il 5° posto. Frenata sbagliata e staccata fuori misura, quella dell’abruzzese, con capitombolo di entrambi e seconda ‘x’ in classifica per Lorenzo. Legittimamente furibondo e a caldo pure zoppicante. Le scuse di Iannone, immediate, in pista, non leniscono la portata della cosa, con l’aggravante della recidiva. Per Iannone è la quarta caduta stagionale su sette gare: inaccettabile per un pilota di questa levatura. E pensare che nel 2017 avrebbero potuto essere compagni di squadra in Ducati!
VELOCITÀ E POLEMICHE — Il pesarese è stato impeccabile con una rimonta nelle prima fasi dopo una partenza non eccelsa, una leadership nella fase centrale della corsa e una resistenza sistematica a Marquez, sempre appollaiato sul suo codone, fino al duello finale. Negli ultimi giri, in cui si passano e ripassano varie volte, teatro sempre la staccata della curva 1, fino al trionfale finale. La pista premia il migliore, stop, ma le insinuazioni sollevate per la modifica del layout sono state di basso livello e cattivo gusto, anche considerando che il dramma vissuto poche ore prima aveva messo in dubbio la stessa disputa del GP per rispetto del lutto della famiglia di Salom. Un’occasione persa. Soprattutto da Lorenzo e Rossi, stigmatizzati da molti colleghi, che avrebbero potuto – in un momento così delicato – provare e svelenire il clima. Invece i nervi restano a fior di pelle, il fango continua a essere gettato senza ritegno e i bagliori della ricerca della gloria ad abbagliare la vista di tutti. Peccato.
IMPECCABILE — In pista, però Valentino è stato impeccabile e implacabile, con una condotta di gara di rara intelligenza, frutto di una miglioria di assetto trovata nel warm up e che ha dato i suoi frutto in gara. Rossi ha piegato tutti, con la forza della classe, il ritmo della sua velocità e la ferocia nel duello: successo 114 in carriera, 10° al Montmelò e secondo stagionale – e sempre in Spagna, come a Jerez – e soprattutto un’importante apertura di credito in chiave iridata vista la concomitante caduta di Lorenzo.
LA GARA — Al via Lorenzo è il più lesto, con Marquez e Pedrosa dietro e Rossi in sesta posizione, preceduto da Vinales e Iannone, passati però – entrambi in una sola staccata, molto bello – già al 2° giro. Jorge detta il ritmo, ma non si invola, mentre Rossi al 3° giro è già terzo e ha il passo migliore. Se ne accorge Marquez, passato al 6° giro (boato del pubblico), e poi Lorenzo, infilato in staccata alla prima curva. Vale è leader e vola, Lorenzo arretra e a metà gara naviga a 7″ dal compagno al 5° posto. Mentre Iannone stende Lorenzo, Rossi- e Marquez se le danno per la vittoria, con gli ultimi 5 giri di fuoco. Primo attacco a 5 giri dalla fine, ma Rossi replica, poi Marquez ci riprova a fine rettilineo, ma la resistenza del pesarese è straordinaria. A tre giri dalla fine il sorpasso riesce, in staccata alla curva 1, ma Rossi è tenace e al giro seguente si riprende la testa. Emozioni e cardiopalma. Pubblico in delirio. Che accompagna Rossi alla passerella finale. Che riapre il suo mondiale. In classifica, infatti, ora il leader è Marquez con 125 punti, segue Lorenzo a 115 e Rossi a 103. Battaglia apertissima.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here