Il Cabildo di Gran Canaria ha annunciato in questi giorni, tramite gli organi di informazione, l’intenzione di promuovere l’agricoltura sull’isola. Verranno organizzate giornate di incontri durante le quali si illustrerà in maniera più compiuta l’intera operazione, ispirata dalla recente raccomandazione della FAO, secondo la quale ogni paese o area geografica deve organizzarsi per produrre almeno il 40% del suo fabbisogno alimentare sul posto.

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Partendo dal presupposto che l’isola di Gran Canaria produce solo il 10% degli alimenti consumati sull’isola, l’amministrazione vorrebbe impiegare gli oltre 30.000 gli ettari i terra irrigati che attualmente sono sotto utilizzati.
L’obiettivo non è utopico, come ricorda il presidente del Cabildo, citando come esempio il fatto che solo pochi anni fa anche l’indipendenza idrica era una chimera, visto che tutta l’acqua dolce dell’isola è prodotta in loco.
Il risultato di questa operazione porterebbe molteplici vantaggi: da una parte abbatterebbe i prezzi dei beni di primo consumo, dall’altra aiuterebbe a combattere e ridurre la disoccupazione. Per chi volesse lasciare tutto in Italia e trasferirsi alle Canarie, potrebbe altresì essere un’importante occasione di lavoro.

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