Se in Italia il campionato è “quasi” chiuso, grazie ad una super Juventus, in Spagna il weekend ha riservato clamorose sorprese: il Barcellona cade a San Sebastian, si riapre definitivamente la Liga. Un gran gol di Oyarzabal dopo soli cinque minuti di gioco, permette alla Real Sociedad di mettere a segno il risultato più importante della 32a giornata del campionato spagnolo.

simeone

Battuta la capolista per 1-0, e nulla serve il continuo forcing dei blaugrana, che non riescono a rimettere in piedi la situazione confermando una tradizione negativa sul campo dei baschi, dove erano usciti sconfitti anche nelle ultime due stagioni. Ora l’Atletico e il Real Madrid, venuti a capo di Espanyol ed Eibar, inseguono rispettivamente a 3 e 4 punti.

james rodriguez

E’ dunque un sabato eccezionale per le madrilene. L’Atletico Madrid va a vincere per 3-1 sul campo dell’Espanyol. Diop spaventa la squadra del ‘Cholo’ Simeone, poi Torres conferma il suo momento di grazia firmando il pari mentre nella ripresa arrivano i gol di Griezmann e Koke a lanciare l’Atletico a 73 punti. Appena una lunghezza dietro ai colchoneros c’è comunque il Real Madrid, che in attesa di provare la ‘remuntada’ contro il Wolfsburg in Champions martedì prossimo (dopo la sconfitta per 2-0 in Germania nell’andata dei quarti) passeggia contro l’Eibar al ‘Bernabeu’.

LE MANI SULLO SCUDETTO – SCONCERTI: “CONTRO IL MILAN, LA JUVENTUS HA SOFFERTO MA HA VINTO DI FORZA. SEMBRAVANO DUE SQUADRE DI PICCHIATORI, DA CAMPIONATO GRECO. NON E’ UN CASO CHE A DECIDERLA SIA STATO POGBA, QUELLO CHE METTE INSIEME TECNICA E FORZA”

Ci sono state molte vibrazioni, ma non è cambiata la sostanza. La Juventus ha avuto anche fortuna a San Siro, è andata sotto al ritmo del Milan per molti minuti all’ inizio dei due tempi, poi ha vinto la partita di forza,quasi soltanto quella di Pogba. Così il campionato che sembrava sul punto di aggiornarsi, resta sempre lo stesso e anzi spinge di più la Juve verso il traguardo. È stata una bella partita emotiva, molto sentita dal Milan, non lineare, piena di occasioni trovate di forza. 

pogba in milan juventus

La Juve l’ ha sofferta, è stata costretta al disordine dall’ insistenza del Milan, dalla sua rapidità. Ci sono stati errori in difesa che non sono da Juve, e dall’ altra parte una voglia di essere in partita che non è da Milan, altrimenti avrebbe dieci punti in più. Non c’ è stata classe, è stato un incontro tra due picchiatori, da campionato greco, confuso e intenso. Non è un caso che a deciderla sia stato Pogba, il giocatore che più mette insieme tecnica e forza. Per il Milan le indicazioni sono alla fine deboli: ha giocato bene, ha perso male pur dando tutto. Se il massimo non basta non è una bella notizia. La Juve aveva assenze importanti, ma gioca da tempo in questo modo quasi soltanto muscolare. È come fosse sicura che la resistenza degli altri ha una fine.

Molto difficile che in Italia perda, è più forte fisicamente degli avversari e ha una qualità di fondo che le permette di cambiare qualche volta passo. Una grande squadra non brillante, molto pratica, anche improvvisa perché dura, difficile da affrontare. In sintesi estrema e forse inadeguata, è come se la Juve vincesse ormai a spinte.

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