“Non assisteremo passivamente ad un riarmo americano dell’Europa, daremo risposte asimmetriche”. E’ quanto ha dichiarato al canale Rossiya 24 TV, il rappresentante permanente russo presso la NATO Alexander Grushko.

Questa la ferma risposta della Russia alla volontà del Presidente Usa Barack Obama di schierare in maniera permanente le truppe della Nato al confine con la nazione guidata da Vladimir Putin. 

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Così prosegue il Generale Grusov ai microfoni dell’emittente allnews russa: “Gli Stati Uniti continuano a rafforzare la propria presenza militare in Europa, ma la vera minaccia alla sicurezza della NATO è a sud, quindi mi aspetto, durante il prossime vertice a Varsavia, misure volte a potenziare le frontiere meridionali dell’Alleanza. E’ evidente che noi non saremo osservatori passivi, ma attueremo le dovute mosse per controbilanciare questa presenza, assolutamente non giustificata.
La nostra risposta sarà asimmetrica. Siamo consapevoli che la NATO continuerà a militarizzare il fianco orientale, ma l’annessione di Ucraina e Georgia metteranno l’Europa sull’orlo di una crisi di grandi dimensioni. Aspettiamo di capire i reali parametri che aumenteranno in Europa, ma tale politica di scontro dovrebbe cessare pena la fine del già caduco rapporto tra Russia e NATO. La cooperazione sarà possibile solo quando i paesi della NATO inizieranno a capire che questa politica di scontro contraddice i loro interessi nazionali. Infine, preciso che nessun aereo spia americano volerà sui nostri cieli. Quella è solo propaganda di un generale degli Stati Uniti”.

Oltre ad una serie di iniziative, la principale mossa russa (in alcuni casi già attuata come a Kaliningrad), sarà quella di schierare decine di missili balistici a corto raggio Iskander a ridosso del fianco orientale della NATO. L’Iskander può imbarcare diverse testate ad una distanza massima di 280 km. La versione interna o ‘M’ ha una gittata massima di 480 km con una CEP o Probabilità di errore circolare di 10 metri. L’Iskander è stato progettato per eludere i più avanzati sistemi di difesa aerea, compreso lo scudo spaziale americano. Capace di una velocità massima di 7mila km/h, l’Iskander nella fase terminale del volo si affida ad una guida optoelettronica, compiendo brusche manovre per eludere le difese aeree e rilasciando esche per ingannare i radar nemici.

Testo a cura di Francesco Camillo Soro

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