La finale di Champions League, edizione 2015-2016, vedrà il remake dell’atto conclusivo del 2014 giocato a Lisbona. A contendersi la Coppa dalle grandi orecchie ci saranno l’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone che torna in quello stadio, il Meazza, che l’ha visto grande protagonista con la maglia dell’Inter e il Real Madrid di Zinedine Zidane che ha eliminato ilManchester City di Pellegrini.

Nel 2014 vinsero i Blancos per 4-1 dopo i tempi supplementari, ma i colchoneros accarezzarono, fino al minuto 93, il sogno di vincere la competizione per club più prestigiosa del mondo. Il Real Madrid ha archiviato la pratica City con il minimo sforzo: 1-0. La rete vede protagonista, al 20’ del primo tempo, Gareth Bale anche se la marcatura è stata assegnata a Fernando, autorete. Diverse le azioni da rete del Real Madrid con il portiere Hart che ha salvato diverse volte su CR7, Bale (che ha anche colpito una traversa di testa nel secondo tempo), e su Modric. Di contro, le occasioni più pericolose del Manchester City sono solo due: la prima al 44’ del primo tempo con il palo colpito da Fernandinho e al 90’ quando il Kun Aguero, un fantasma fino a quel momento, ha cercato il gran gol con un tiro potente e preciso da fuori area. Real Madrid in finale, in maniera meritata, il City ci riproverà l’anno prossimo con in panchina Pep Guardiola. Mancano 23 giorni alla finale di Milano ma il derby di Madrid si preannuncia già infuocato: Simeone vuole la vendetta, mentre Zidane vuole vincere la Champions League da allenatore, esordiente, dopo averne vinta una da calciatore.

Il primo tempo, della semifinale di ritorno di Champions League tra il Real Madrid di Zinedine Zidane e il Manchester City di Pellegrini, è andato ad appannaggio delle Merengues che hanno chiuso la prima frazione di gioco sull’1-0. Primi 20 minuti equilibrati, con i Blancos a fare maggiormente la partita, ma senza sussulti o particolari azioni da segnalare da ambo le parti. Fino al minuto 21: Carvajal serve in verticale Bale che di destro, non il suo piede, la mette all’incrocio dei pali da posizione defilata. La sensazione è che il giocatore gallese volesse crossare e la Uefa ha addirittura assegnato l’autorete a Fernando che ha deviato imparabilmente il pallone. Doccia fredda per il Manchester City che prova a reagire ma lo fa con poca convinzione e in maniera un po’ confusa. Al 34’ Carvajal interviene salvando tutto sul cross insidioso di Yaya Tourè. Al 37’ c’è l’episodio che potrebbe far svoltare la partita in favore del Real Madrid: annullato un gol a Sergio Ramos per precedente fuorigioco da parte di Pepe che è di poco in offside sulla punizione calciata da Modric. Nei minuti finali una grande occasione per parte: al 43’ è Hart a volare sul missile di Bale, dopo una gran lavoro da parte di Isco. Infine, al 44’, è Zidane a sudare freddo quando Fernandinho colpisce il palo esterno sull’assist di De Bruyne. Cristiano Ronaldo un po’ sottotono ma voglioso di fare bene, mentre Aguero inesistente in questo primo tempo. Nella seconda frazione chi si aspettava un Manchester City arrembante ne è rimasto deluso. Al 50’ Cristiano Ronaldo sbuccia il sinistro su una gran giocata di Bale, mentre un minuto più tardi è Jesè a calciare violentemente una palla che finisce sul fondo. Al 54’ Hart salva i suoi: palla di Bale per Modric che si fa stoppare dal portiere inglese. Due minuti dopo CR7 vola di testa ma non schiaccia il pallone che si spegne tra le braccia di Hart che para in tuffo. Al minuto 60 tiro radente di Cristiano Ronaldo, che si è svegliato rispetto alla prima frazione, ma è attento l’estremo difensore del City. Al 64’ ancora Real: sul corner svetta Bale che colpisce la traversa, poi Ronaldo usa le mani, schiacciando il pallone verso la porta, ma non viene ammonito dal direttore di gara Damir Skomina. All’80’ finalmente il City con Sterling che prova ad impensierire la difesa del Real. Minuto 85’ De Bruyne ci prova con una punizione molto defilata: palla sull’esterno della rete. Minuto 90 si sveglia anche Aguero che spara di destro verso la porta di Navas: pala di poco alta: che brivido per i tifosi del Madrid! Nei sei minuti di recupero succede poco e niente: Real Madrid in finale e a caccia della Champions League numero 11 della sua storia. Esce meritatamente il City di Pellegrini incapace di creare reali grattacapi agli spagnoli che dovevano chiuderla prima.

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